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Incontriamo HT-Gusy

Incontriamo HT-Gusy, una ragazza venezuelana, che è tra gli sviluppatori di un gioco di calcio manageriale svedese.

C'è sempre molta curiosità intorno alle persone che sviluppano il gioco. Soprattutto quando provengono dalla community. Molti pensano che lavorare sul gioco che si ama sia un mestiere da sogno. Chi sono i fortunati che possono farlo?
Cerchiamo di scoprire qualcosa in più sulle persone che lavorano per Hattrick: chi sono e qual è la loro storia. Oggi siamo orogliosi di presentarvi un'intervista a HT-Gusy, una ragazza venezuelana, che è uno degli sviluppatori di un gioco di calcio manageriale svedese. Sicuramente una combinazione interessante.

A proposito di te
Hattrick Press:
Ciao HT-Gusy e grazie per averci concesso l'opportunità di intervistarti. Sei uno dei tre HT che sviluppano attivamente il gioco (gli altri due sono HT-Bodin e HT-Jens, senza contare gli occasionali interventi di HT-Daniel) e, in particolare, l'unica ragazza a far parte del team. Penso che tu abbia una storia interessante da raccontare e siamo qui per ascoltarla. Cominciamo dall'inizio. Puoi presentarti?
HT-Gusy: Ciao, sono Gusy. il mio vero nome è Maria, ma mi è stato dato questo soprannome quando ero ancora una bambina e nessuno mi chiama più col mio vero nome. E se qualcuno lo fa, spesso nemmeno mi volto, hehe!

HP: Qual è il tuo rapporto col calcio?
G: Sono sempre stata una tifosa del Real Madrid, credo per via della mia famiglia. Non l'ho giocato tanto, perché sono una giocatrice di hockey su prato, ma amo guardarlo.

HP: Hai mai visto una partita di calcio dal vivo, allo stadio? Se lo hai fatto, c'è una partita speciale o significativa che ricordi?
G: Certo. La partita più significativa è l'unica che ho visto al Bernabeu (fino ad ora). Era un derby con l'Atletico Madrid e lo stadio era pienissimo, avevo la pelle d'oca quando sono arrivata! E vincemmo 3-2, fu una grande partita.

HP: Andiamo su domande più personali. Se venissi a casa tua e guardassi nella tua stanza, cosa troverei?
G: Un letto e un paio di armadi? Hehe, certamente non trovereste niente sparso in giro, tranne forse alcuni dei giocattoli del mio cane qua e là sul pavimento.

Una venezuelana in Svezia
HP:
In Venezuela un ex autista di autobus è diventato presidente nel 2013, una cosa che sarebbe inimmaginabile in Europa. Nella vita di tutti i giorni, vivere in Venezuela dev'essere qualcosa di estremamente differente rispetto a vivere in Europa Occidentale, per via delle differenze istituzionali. In base alla tua esperienza, potresti dirci i 3 maggiori vantaggi di vivere in Europa Occidentale e (famiglia e clima a parte) le 2 cose che ti mancano di più di casa tua?
G: Sul presidente del Venezuela e la situazione generale là preferirei non parlare.
Non saprei dirvi dell'Europa Occidentale in generale, ma per me i 3 maggiori vantaggi di vivere in Svezia sono:
* Le cose, molto semplicemente, funzionano. Di rado ci sono ritardi o inconvenienti nella vita quotidiana.
* Le persone si fidano degli altri, a meno che qualcuno non si sia dimostrato inaffidabile. In pratica l'opposto rispetto a dove sono cresciuta.
* Non c'è povertà e le classi sociali nemmeno esistono qui.
Le 2 cose che mi mancano di più sono la mia famiglia e il clima. Ah no, aspetta... a parte quelle?
* Mi manca la cordialità delle persone e il fatto che ci sia sempre qualcuno pronto a scherzare. Qui le persone sono più sobrie nei confronti di chi non conoscono.
* La musica latina e il ballo.

HP: La Svezia e gli altri paesi scandinavi sono in genere considerate le nazioni più tolleranti in tema di parità di genere e diritti civili.
Concordi? Hai notato una differenza nel modo in cui le donne sono trattate (più in generale e nel settore IT in particolare) in Venezuela e in Svezia?

G: Sì, sono assolutamente d'accordo a proposito della parità tra i sessi. Non ho avuto alcun problema al riguardo nel lavoro che svolgo, ma da un punto di vista più soggettivo potrei dire che in Venezuela sono le donne ad accudire i figli e la casa, anche quando hanno un lavoro a tempo pieno. Qui non è così, e in particolare amo le relazioni tra padre e figlio che ho avuto l'occasione di vedere.

HP: Per favore raccontaci qualche aneddoto divertente sulla tua vita in Svezia.
G: Non mi viene in mente nulla di divertente al momento. La prima volta che sono andata al supermercato mi ci sono volute circa 2 ore solo per comprare le cose basilari, perché dovevo usare il traduttore di Google per capire cosa fosse ogni cosa!

HP: Dev'essere stata una scena divertente. Quali sono le differenze nel lavorare con un gruppo di venezuelani e con un gruppo di svedesi? Come ti ci abitui/colmi le differenze?
G: La differenza principale è che in Venezuela abbiamo bagni separati per uomini e donne ahahah! Penso che le persone qui siano più "a loro agio" sul posto di lavoro; si tolgono le scarpe, portano i figli o gli animali domestici se ne hanno bisogno, hanno la "fika" [NdT: la pausa caffè, a cosa stavate pensando?]... in Venezuela l'ambiente di lavoro è molto più formale, con orari meno flessibili e parecchie regole. Devo ammettere che in principio a volte mi sentivo frustrata, ma ora ho capito che le persone sono più produttive in questo modo.

HP: Chiunque ha qualche problema nell'ambientarsi, penso. Qual è stata la cosa più difficile nel lavorare in Svezia e per HT?
G: Beh, adoro lavorare per Hattrick e l'atmosfera in ufficio è fantastica. Immagino che la cosa più complicata sia la barriera linguistica. Non per quel che riguarda il lavoro, perché è tutto in inglese, ma più in generale nelle conversazioni. I miei colleghi sono sempre molto gentili e passano all'inglese quando notano che io sono in zona, ma alcune volte non se ne accorgono o si dimenticano o altro (sono umani dopotutto!) ed è abbastanza spiacevole far parte di un gruppo e non capire di cosa gli altri stiano parlando.
In più durante il tardo autunno e l'inverno il sole tramonta veramente presto, ed è davvero strano (e triste!) lavorare alle 4 del pomeriggio e vedere che fuori è buio.

HP: Molti europei considererebbero strano se il sole non fosse già tramontato alle 4 del pomeriggio in inverno. Ma, del resto, avere qualcuno che considera "strano" ciò che per noi è familiare è ciò che c'è di più bello nel condividere esperienze. L'HP Editor venezuelano ha vissuto per un anno a Stoccolma e non è stato in grado di vedere la luce del giorno per tutto l'inverno. C'era solo una deprimente scala di grigi e durante le migliori giornate forse si poteva intravedere un piacevole grigio chiaro.

Ricorda che all'inizio era sorpreso dal vedere gli svedesi prendere il sole ovunque (letteralmente sdraiati sulle rocce, come lucertole), ma alcuni mesi dopo faceva esattamente lo stesso. :D

G: Esatto! Quando arriva l'estate mi sdraio al sole appena posso!

HP: Visto che abbiamo menzionato gli utenti venezuelani, alcuni sostengono che hai un comportamento differente da quando sei in Svezia, pensi che vivere qui abbia influenzato il tuo modo di essere?
G: Non penso di essere cambiata così tanto e nessuno dei mie amici o dei miei familiari mi ha detto niente in proposito. Ma penso che questa "sensazione" sia causata dal fatto che prima di lavorare per Hattrick ero un Mod e passavo tutto il tempo sul forum (venezuelano) a scrivere e a dare una mano. Ora ho la possibilità di aiutare in altri modi e per questo sono molto meno presente nelle discussioni quotidiane.

Una ragazza e un gioco manageriale di calcio su internet
HP:
Visto che abbiamo parlato dei forum e della tua esperienza come un normale utente, torniamo indietro a quando tutto ha avuto inizio. Come sei venuta a conoscenza di Hattrick e cosa ha fatto sì che continuassi a giocarci?
G: In una ditta in cui lavoravo tutti giocavano ad Hattrick ed è così che ho iniziato a giocare. Non mi prese molto nei primi mesi, fino a quando non sono finita sul forum e fui completamente rapita! È stata decisamente la community che mi ha fatto restare così tanti anni.

HP: La community, il solito sospetto quando si tratta di drogati di HT. Torniamo al gioco. Ti consideri un buon manager di HT? Sei ancora competitiva (a differenza di molti HT)? E, se la risposta è sì, come mai?
G: Beh, dipende da cosa intendi per buon manager. Non sono mai stata appassionata della parte strategica del gioco, ma quando sono stata in prima divisione penso di essere stata brava a far soldi e ottimizzare la mia squadra per fare buone valutazioni senza pagare stipendi alti. E ora sono ancora abbastanza competitiva; sono quarta in seconda serie, è pur qualcosa, no?
Ma non sto provando a "vincere tutto" come prima per 2 ragioni: per prima cosa ora spendo il mio tempo in maniera differente quando sono su HT e, in più, non penso sia corretto nei confronti degli altri manager, perché ho pieno accesso al codice.

HP: Parliamo della tua visione del gioco. Come lo vedi? È giocabile da tutti? È più un gioco economico o manageriale? La community ha un ruolo importante nel gioco? Qual è la tua filosofia di gioco su HT? Cosa ti piace del gioco?
G: Penso di avere già in parte risposto prima. Credo che Hattrick sia giocabile da tutti e la parte economica è importante, ma è una scelta dell'utente se concentrarsi su quella o sulla parte strategica. E ovviamente la community ha un ruolo enorme nel gioco. Ho già parlato della mia filosofia e mi piacciono la community e la programmazione a lungo termine. Già prima di lavorare qui avevo molto amici in RL che ho conosciuto su HT, e ora ne ho ancora di più!

HP: Su cosa stai lavorando al momento?
G: La nuova funzionalità per Supporter che ha vinto le votazioni del Platinum: la Stima dell'Allenamento. Devo ammettere che tifavo per le Valutazioni in Tempo Reale perché sarebbero state più facili da implementare, ma mi sono divertita parecchio con questa funzionalità, amo tuffarmi nei meandri del codice e vedere come funziona nel dettaglio.

HP: Quali sono le parti più interessanti del tuo lavoro?
G: Tutto! Dico la verità quando dico che amo il mio lavoro e il lunedì mattina sono felice di tornare in ufficio! Perciò è dura decidere cosa sia "più interessante", soprattutto ora che tutto l'affare Zattikka è alle spalle.

HP: Scalda il cuore vedere che ami così tanto il tuo lavoro. Ti metto di fronte a una scelta allora, quale dei seguenti compiti preferiresti e perché?
a) disegnare nuove funzioni da zero, dove puoi esprimere la tua creatività;
b) modificare le vecchie funzionalità, addentrandoti in profondità nelle menti dei vecchi sviluppatori, forse addirittura in quella di Björn;
c) risolvere fastidiosi bug, preferibilmente molto vecchi e molto fastidiosi.

G: Sicuramente b. In seconda battuta metterei c, risolvere vecchi bug può essere frustrante, ma quando trovi la soluzione la soddisfazione è immensa!

HP: Una ragazza nel settore IT non è una cosa così inconsueta. Una ragazza che ami il calcio non è così rara. Ma una ragazza che lavora su un browser game sul calcio è decisamente una rarità. Dicci cosa ne pensi.
G: Beh, sono sicura di non essere l'unica! Devo ammettere che prima di iniziare a giocare a Hattrick non avrei immaginato di lavorare su una cosa del genere. Ma dopo essere diventata una "hard core user" le cose sono cambiate parecchio. Questo, più le mie abilità in campo IT, più il fatto di aver voglia di trasferirmi in Svezia... beh credo sia una bella combinazione che spiega perché sono qui!

HP: E con questo spirito positivo termina l'intervista. Gusy, grazie per il tempo che ci hai concesso e ti auguriamo il meglio per il tuo lavoro e la tua vita personale!

NdE: Italia: (16534294.1); Global: (16534267.1).

2014-03-25 09:07:50, 1751 views

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