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La guerra termonucleare globale e gli accumulatori

Bottizzarsi, retrocedere, perdere tutte le partite o quasi schierando formazioni ridicole, accumulare soldi, tanti soldi, tantissimi soldi, e poi cominciare a giocare sul serio, diventare i padroni del mercato, comprare giocatori sproporzionati rispetto alla propria serie, ripianare con i soldi in cassa bilanci in profondo rosso, scalare le serie inarrestabilmente o puntare direttamente alla coppa da una serie bassa.

Questa è in breve la strategia dell'accumulazione. Una stortura del gioco cui porre freno (e sembra i biondi abbiamo deciso di farlo attraverso il fairplay finanziario), oppure l'unica strada per opporsi ai super-trader e poter competere ai più alti livelli senza passare l'intera giornata sul mercato?

O semplicemente uno dei tanti modi di divertirsi con hattrick, diverso da altri ma altrettanto legittimo e leale, perché come ci ricorda uno degli accumulatori protagonisti di questo nostro articolo:

l'omologazione fa schifo, la varietà è vita!

Avete mai visto "Wargames", film cult pacifista degli anni '80 in cui un giovane hacker viola i sistemi di sicurezza del NORAD, sfida il supercomputer WOPR a una partita a "guerra termonucleare globale" e porta l'umanità sull'orlo della terza guerra mondiale?
Quando ormai lo WOPR è pronto a scagliare l'arsenale nucleare americano contro l'Unione Sovietica, fra una partita di tris e una simulazione d'attacco atomico dagli esiti disastrosi per entrambe le parti, giunge alla seguente conclusione:

Strano gioco. L'unica mossa vincente è non giocare.

Come la guerra termonucleare globale anche hattrick è senz'altro uno strano gioco, in cui non giocare non è certamente l'unica mossa vincente, ma, se avete abbastanza pazienza, è probabilmente la più facile, sicura ed efficiente strategia per il successo.

Ed è quello che fanno gli accumulatori: non giocare (almeno non in maniera competitiva) per lunghe stagioni, una dietro l'altra, inanellando sconfitte su sconfitte, retrocessioni in serie, o rimanendo fermamente ancorati all'ultimo livello della propria nazione, e nel frattempo accumulare palate di denaro, grazie all'allenamento, al mercato, e alle spese ridotte all'osso.
E quando la cassa è sufficientemente florida (100 milioni, o anche di più), allora cominciare a bruciare denaro rincorrendo la meritata gloria dopo anni di noiosa "bottizzazione".

Volete qualche esempio?

Bene, allora cominciamo dal top: il campione del mondo per club in carica (stagione 54, ed ancora in corsa per uno storico bis nella 55!), di cui potete leggere un'intervista in inglese: (17782).
Sa_Bur (2718983) non era certo l'ultimo degli gnubbi: scudetti e coppe vinti in patria, un quarto di finale degli Hattrick Masters e una medaglia sfiorata da CT dell'Ucraina NT al proprio attivo.
Ma per entrare nell'Olimpo di hattrick gli mancava qualcosa, e cosa lo spiega lui nell'intervista: gli mancavano 4 retrocessioni consecutive più alcune stagioni a vivacchiare senza pretese fra quarta e quinta serie (su sei totali), e 140 milioni accumulati nel frattempo.
Insomma, se chiedete a Sa_Bur la differenza fra un manager bravo e uno eccezionale, vi risponderà: 10 stagioni a fare figuracce in campo e mettere soldi in cassa!
E poi via a conquistare i Masters!

Ma veniamo in casa nostra, ai due grandi protagonisti dell'ultima Coppa Italia: FLUFFFY che dalla sesta serie ha spazzato via la Serie A dalla coppa prima di fermarsi in semifinale, e Rancho de la Luna, la squadra che l'ha eliminata e poi ha conquistato il trofeo.
Entrambi accumulatori, ma in modo diverso.

confiteor (5954527), il manager di FLUFFFY, è il classico utente stanco del gioco, bottizzato per noia, che a un passo dall'abbandono ha pensato bene di regalarsi un ultimo brivido provando a investire tutti i soldi in cassa (circa 100 milioni) per l'obiettivo più a portata di mano nel breve periodo: la Coppa Italia.
Sono i cosiddetti kamikaze: utenti che bruciano tutta la loro disponibilità economica in una o due stagioni, e poi, comunque vada, sono destinati a sparire nel nulla. Ci avevano provato altri in passato (ricordate ad esempio Gervasoni in Nazionale?), finora nessuno ce l'ha fatta in Italia, sia perché i turni da vincere sono tanti e il random è sempre dietro l'angolo, sia perché i kamikaze pagano spesso la scarsa abitudine a preparare partite difficili e una non approfondita conoscenza del gioco, non riuscendo a ottimizzare le loro probabilità di successo.
confiteor ha mancato probabilmente la sua grande occasione non tanto nell'ultima edizione (dove pure ci è andato vicino raggiungendo la semifinale), quanto in quella precedente, come lui stesso ci conferma:

Credo sinceramente che l'anno buono fosse il primo, avevo una squadra incredibilmente più forte. Ogni lunedì come potete immaginare ho due o tre brutte notizie; all'inizio della prima stagione in cui tentai erano tutti utopici in primaria tanto per dire, alla fine della seconda erano ormai scesi a mitico.

Eppure, anche "solo" con i mitici, ci è mancato davvero poco!

PinkMoon (1364975) invece, il manager di Rancho de la Luna, è tutto un altro genere di accumulatore. Anche lui bottizzato per mancanza di stimoli dopo circa 3 anni e mezzo di gioco "normale", ha poi cominciato ad accumulare soldi col trading pensando: se prima o poi mi torna voglia di giocare, meglio farlo con un po' (tipo 140 milioni!) di soldi in cassa. E poi quando la voglia è arrivata, ha cominciato sia a scalare le serie cercando di arrivare il più in alto possibile (chissà se ce la farà ad arrivare in serie A?), che a provare a vincere la Coppa Italia (e ce l'ha fatta!). Ora che i soldi sono quasi finiti probabilmente tornerà a breve a bottizzarsi, e se non potrà più essere competitivo, cercherà di divertirsi in altro modo:

Forse farò il trader, forse l'allenatore di giovani, forse lo scout, chi lo sa... La varietà delle possibilità di divertimento è una delle cose che mi è sempre piaciuta di hattrick: l'omologazione fa schifo, la varietà è vita!

Chi invece in serie A è già riuscito ad arrivarci è un altro "super-accumulatore", marteam2004 (2110607), manager del Real Palaron. La sua scalata dopo stagioni di trading pesante (con 20-30 milioni di guadagni stagionali) e altre di bottizzazione distratta (in cui "tirava su" solo 10 milioni a stagione), è cominciata con circa 190 milioni in cassa. Oggi ridotti a poco più della metà, che ne fanno comunque la squadra più ricca della serie A e che gli garantiranno credo almeno qualche stagione al vertice.
E poi? A mia domanda marteam risponde:

Fra 5 stagioni mi vedo bot in discesa, fra 10 di nuovo nelle prime 3 serie.

Insomma nel futuro: bottizzazione, rifondazione e risalita! E prima magari, uno scudetto vinto e una partecipazione ai Masters?

Poi esistono altre tipologie di accumulatori, che restano nascosti nell'ombra, come pavel983 (6995858), manager di Talbignano, in questo momento la seconda squadra più ricca d'Italia con circa 180 milioni in cassa.
E il motivo per cui pavel resta nell'ombra è che per lui l'accumulo di denaro non è il mezzo per andare a caccia di grandi risultati, ma lo scopo stesso del gioco (almeno ad oggi, poi si può sempre cambiare idea!). Potremmo chiederci che ci fa con i soldi accumulati: ci riempie le stanze e ci nuota dentro come Paperon de' Paperoni?
Pavel ci risponde:

Io trovo che un gioco sia fatto per giocare e divertirsi, indipendentemente da quello che la maggior parte degli utenti ritiene lo scopo del gioco. Sono sei anni che Hattrick mi tiene compagnia, gioco a questo gioco a modo mio, ma mi diverto così!.

E chi siamo noi per dargli torto?!

Oppure ex manager vincenti, oggi caduti nell'oblio (temporaneo?), ma che accumulano soldi, e prima o poi quasi certamente torneranno a far parlare di sé. Come Giutrader (1868097), il manager di Taj Mahal, uno dei primi grandi trader italiani, vincitore di due scudetti e una Coppa Italia, e oggi ultimo in classifica nella sua settima serie, ma anche la terza squadra più ricca d'Italia con più di 160 milioni in cassa.
Giutrader al momento non sente la mancanza del vertice e della lotta per i primi posti:

Il lato più bello del gioco è quello finanziario. Se fosse per il motore di gioco avrei abbandonato da un pezzo. Pertanto adesso mi diverte un sacco allenare e guadagnare. Giocare ad alti livelli dopo qualche stagione scoccia: troppi veleni, troppa gente che perde la dimensione del gioco, sto benone così.
Ma aggiunge:
Ovvio che prima o poi inizierò a spendere!

Insomma, benone così, ma non per sempre!

Vi abbiamo presentato alcuni grandi accumulatori, celebri e meno celebri, alcuni vincenti, altri che si sono fermati a un passo dalla meta, alcuni con ambizioni per il futuro e altri senza reali obiettivi diversi da accumulare sempre più soldi.
E per coloro invece che ritengono la bottizzazione una stortura del gioco? Che ritengono assurdo che inanellare retrocessioni e sconfitte su sconfitte possa essere una strategia vincente in un gioco competitivo? Che vogliono un gioco che non sia nelle mani degli "speculatori finanziari", ma di chi lotta ogni settimana per far quadrare i conti, e mettere in campo ogni martedì e ogni sabato la migliore squadra possibile per cercare la vittoria?

Innanzitutto è giusto ricordare che si può vincere anche senza accumulare (in tanti l'hanno fatto), e persino senza accumulare e senza trading sfrenato (in pochissimi ce l'hanno fatta, ma qualcuno sì!). E' più difficile, la scalata è più lenta, ma potrebbe essere pure più divertente. Leggetevi a tal proposito il doppio-articolo di Mastro: (17572) e (17573).

Detto ciò, se proprio non sopportate gli accumulatori, non vi resta che aspettate l'arrivo del fair-play finanziario, e nel frattempo, che ne dite di una bella partita a scacchi?

N.d.A.: quando ho pensato per la prima volta alla scrittura di questo articolo, sarebbe dovuto terminare così. Ma nel frattempo è successo qualcosa di inaspettato: il fair-play finanziario, al tempo solo vagamente ipotizzato, è diventato realtà, e d'ora in poi la vita degli accumulatori non sarà più così facile.
Io credo che sia stato giusto (anzi, tardivo!) questo intervento volto a rendere meno forte una strategia di gioco che, come si vede dagli esempi qui sopra, era diventata una strada troppo facilitata per il successo, o almeno per la scalata verso le prime serie, perché poi ovviamente non tutti gli accumulatori al successo ci arrivano.
Oggi la strategia dell'accumulazione è morta? Io non credo, è solo un po' più complicata. Bisognerà spendere i soldi accumulati un po' più lentamente, magari occupare uno slot dello staff con il direttore finanziario, o bisognerà cercare un escamotage, come ad esempio il congelamento del denaro in future coach da mettere sul mercato nel momento del bisogno per convertirli in denaro contante.
Ma non date per morti gli accumulatori: secondo me sentiremo ancora parlare di loro in futuro!

N.d.A.2: ringrazio per i contributi (volontari e non), in ordine alfabetico: confiteor, Giutrader, iamsorryboy, Joshua, macao, marteam2004, pavel983, PinkMoon, Sa_Bur.

Nota degli Editori: cogliamo l'occasione dell'introduzione del fairplay finanziario per parlare di questa strategia di gioco, grazie alla serie di interviste realizzate dal nostro inviato. Cosa ne pensate? Discutiamone qui: (16592303.1).

2014-05-31 10:20:19, 6131 views

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