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Gli esodati - Prima parte

La storia di Oreste, assistente allenatore, licenziato al lancio della riforma dello staff, in favore dei nuovi assistenti.

Oreste era in piedi davanti al cancello della Polisportiva.
Un cartellone riportava la scritta "Un benvenuto ai nuovi assistenti allenatori".
Era tutto vero.
La recente riforma aveva rivoluzionato il sistema dello staff, tagliando quelli che erano i precedenti membri, a favore di nuovi e più qualificati professionisti.
La lettera con la quale la società lo congedava era stata presa male da Oreste, ma, se possibile, anche peggio da sua moglie.

"Linda, ma che colpa ne ho se mi hanno mandato via?"
"Oreste io ti ho sempre detto di fare corsi di aggiornamento...O avresti rischiato di rimanere indietro!"
Non voleva sentire ragioni.
Lo stipendio che Oreste riportava a casa era necessario per la famiglia Aspè, che comprendeva anche il figlio Billy, oltre al "Demonio" Luigina, sua suocera.
Proprio l'anziana ma arzilla signora aveva dichiarato apertamente guerra all'uomo, reo, a suo dire, di non aver fatto abbastanza nel suo lavoro.

"Luigina, non è un problema solo mio! Anche i vecchi psicologi sono stati sostituiti!"
"Ma statt zitt sto sceim! Non tien voj de fa nint!" lo attaccava l'anziana abruzzese.
Solo il figlio Billy, appena 15enne, difendeva il padre.
Billy era un ragazzo furbo ma timido. Evitava di mettersi nei guai, era abbastanza anonimo.

Oreste era ovviamente distrutto dall'intera vicenda e trovava conforto nella grappa. E nella zuppa inglese.
Aveva mandato il suo curriculum ad altre società, senza tuttavia ottenere incarichi.
Ben presto la situazione degenerò al punto che Linda smise di cucinargli il suo piatto preferito: coniglio con patate e olive.
"Ci sei già tu a tavola come coniglio!" spiegava la moglie che accusava il marito di codardia.

Nel frattempo, un gruppo di esodati come Oreste andava formandosi, al fine di dare voce, in coro, alla protesta.
L'avvocato Gualtiero Magnaterra prese a cuore la faccenda, offrendo le proprie prestazioni professionali al movimento, promuovendo una class action. Tale protesta era peraltro sostenuta dalla grande quantità di infortuni occorsi ai giocatori, a causa del lavoro dei nuovi assistenti allenatori.
"Visto?? Eravamo meglio noi!" ripetevano i vecchi.
"Ma no, è solo un problema di cambio di preparazione che causa infortuni" gli rispondevano i nuovi.
Tra i vecchi ed i nuovi psicologi vi fu invece una battaglia dialettica con discorsi di alta psicologia. Nessuno ci capì un fico secco, compresi loro.

Trovandosi con molto tempo libero, Oreste prese a seguire la squadra di calcio del suo paese, come semplice appassionato.
Vi erano dei giovani promettenti.
Billy giocava per quella squadra, non era un amante del calcio, si dilettava a tirare quattro calci ma non l'aveva mai preso troppo sul serio.
Linda non era soddisfatta, lo stipendio continuava a mancare e la donna dovette perfino rinunciare a comprare i Dvd de "Il segreto", nota telenovela.
Nel mentre, Billy iniziò ad acquistare libri fotocopiati per la scuola.

Si raschiò il barile in occasione del derby tra paesi, evento che richiamò oltre mille persone.
Oreste era sugli spalti, Billy in campo.
Billy non era certo un campione: seppur dotato di buona velocità, non segnava nemmeno per opera dello Spirito Santo.
L'arbitro designato era il macellaio del paesino rivale, che, tuttavia, aveva vissuto per molti anni a solo 200 metri da casa di Oreste. Si pensava sarebbe stato imparziale. Pochi sapevano che la sua macelleria sarebbe diventata lo sponsor della squadra del paese vicino.
Al terzo fallo non fischiato a suo figlio, Oreste, frustrato dalla sua vicenda personale e punzecchiato da un genitore degli avversari, staccò un paletto di ferro dalla recinzione, deciso a dare battaglia.

Si fece strada tra gli altri, dimenandosi da chi lo tratteneva, deciso a raggiungere l'altro padre, che a sua volta aveva preso le chiavi della macchina per picchiarlo.
Billy gridava "Fermo papà, andrai in prigione!" ma Oreste non lo ascoltava...
In pochi secondi si trovò faccia a faccia con il suo obiettivo, colpendolo al fianco con forza, dando inizio alla rissa che in pochi minuti coinvolse gran parte del pubblico.
La situazione era ormai critica.

To be continued....

Nota degli Editori: un'avvincente storia sul mondo di HT; come finirà? Intanto potete parlarne qui: (16686681.1).

2014-10-25 10:45:49, 1694 views

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