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[SpotligHT] NT: Lascia OROddoppia, miracolo italiano

Ripetersi, si sa, è sempre difficile. Confermarsi campioni, specie in un gioco come Hattrick, dove il random gioca un ruolo importante, è impresa ardua. Ma andatelo a raccontare a lidi1982 (10905184), il CT del bis iridato: lo spallino ha appena regalato alla NT italiana la seconda medaglia d’oro consecutiva, proseguendo il cammino iniziato da walterformica (857798) durante il suo secondo mandato. La bravura del coach è stata quella condurre una nazionale che si presentava alla rassegna mondiale, se non da favorita, sicuramente tra le protagoniste annunciate, gestendo il Team Spirit con una sagacia che ha rasentato la perfezione e senza inventarsi tattiche troppo contorte che, quando si è superiori, la maggior parte delle volte risultano controproducenti. Ma andiamo a ripercorrere la cavalcata trionfale degli azzurri, a cui in un paio di occasioni la fortuna è venuta in soccorso, e anche grazie alla quale si sono potute superare le insidiosissime tagliole rappresentate dalle fasi a gironi.

La fase 2, la prima giocata nel paese ospitante, ha riservato alla nostra nazionale Brasile (616246746), USA (616246743) e Bolivia (616246748): non esattamente una passeggiata sotto il sole. E infatti il girone viene superato con fatica, grazie anche a una rocambolesca sconfitta degli americani con il già eliminato Brasile (616246747). Gli azzurri non danno comunque la sensazione di rischiare mai per davvero, tant’è che la gestione efficace del Team Spirit da parte di coach lidi getta le basi per il futuro cammino dell’Italia in questa corsa ad ostacoli che è la strada verso la zona medaglie. Certo, l’immeritata sconfitta contro la Bolivia ha rischiato di compromettere irrimediabilmente il cammino degli azzurri in questo mondiale, ma una volta tanto la buona sorte e i simpatici verdeoro hanno fatto giustizia e consentito alla nostra NT di proseguire il cammino.

Per la terza fase ancora una volta l’urna non ci ha sorriso: becchiamo, in rigoroso ordine di calendario, Giappone, di nuovo la Bolivia – grazie a un discutibile sistema di sorteggi – e infine una delle squadre favorite (insieme alla Francia) ossia l’Uruguay. Dopo un pareggio all’esordio con i nipponici (621188529), che ci va piuttosto stretto, incappiamo in una brutta quanto immeritata sconfitta contro i boliviani (621188530), la cui nazionale rappresenta un’autentica bestia nera per gli azzurri in questa edizione della manifestazione. A questo punto le sorti del nostro torneo non dipendono più solamente da noi: oltre a dover battere un già qualificato Uruguay, impresa abbordabile, dobbiamo sperare questa volta in un regalo dei nostri amici dagli occhi a mandorla. Ancora una volta la fortuna ci arride e, in contemporanea alla nostra vittoria sull’Uruguay (621188533), meno semplice del previsto, il Giappone batte la Bolivia (tié!) (621188532) eliminandola dal torneo e facendo in modo di non trovarcela più tra i piedi al turno successivo (finalmente!).

Si comincia quindi a fare davvero sul serio, ormai è rimasta solamente la crème de la crème delle nazionali e la quarta fase, l’ultima a gironi, ci vede in compagnia di Serbia, Capo Verde (621592396) e India (621592392) (quest’ultima con una delle compagini più competitive della sua storia). La cavalcata della NT inizia ad assumere toni trionfali: come dire, Quando il gioco si fa duro, lidi inizia a giocare. Incassiamo 9 punti su 9 disponibili, ma quello che ancora di più impressiona è che la nazionale non ha realmente mostrato tutto il suo potenziale. Arriviamo infatti a giocarci le semifinali con il TS al massimo. Vero è che contro la Serbia incassiamo la prima vera botta di cuBo del nostro torneo (621592394), ma c’è anche da dire che fino a questo momento la dea bendata ha dato ciò che ha tolto: per cui ci prepariamo ad affrontare la semifinale al massimo delle forze.

Andiamo a incontrare il Venezuela (621792018), finalmente un avversario abbordabile: i sudamericani, come facilmente prevedibile, si chiudono in una difesa apparentemente granitica, affidandosi a un contropiede però abbastanza disperato: la differenza tra i due reparti di centrocampo è abissale. Gli azzurri comandano infatti la zona nevralgica del campo con oltre il 90% di possesso. Con un gap del genere il risultato è facilmente prevedibile: l’Italia sfonda ben presto la linea Maginot venezuelana e chiude la pratica già nel primo tempo, fissando il risultato sul 4 a 1. Nella seconda frazione gli azzurri guidati dal ferrarese e ormai ubriaco lidi abbassano il ritmo con un orecchio teso alle radioline (aaah, che bei tempi!) per conoscere il nome dell’avversario che andranno a incontrare in finale. Dall’altra parte del tabellone, infatti, Uruguay e Serbia (621792017) stanno dando vita a una lotta senza quartiere che li vede, almeno fino all’86esimo minuto, pareggiare per 4-4, finchè un contropiede perfetto consente a Matusevicius di mettere dentro il gol della vittoria per la compagine uruguaiana. Nel frattempo c’è spazio anche per il quinto goal azzurro che chiude definitivamente il discorso semifinale.

Ci siamo, l’ora X è arrivata, l’appuntamento con il bis iridato è finalmente giunto al compimento. Italia-Uruguay (622006312), entrambe le squadre arrivano al massimo delle loro potenzialità e con il morale alle stelle alla partita decisiva.
Fischio d’inizio, si nota subito il grandissimo equilibrio che regna a centrocampo, la tensione è palpabile, nessuno vuole commettere errori, eppure… gli utenti più esperti inorridiscono davanti alla scelta del CT sudamericano, che, di fronte a una partita equilibratissima, opta inspiegabilmente per Libertà d’inventiva: almeno sulla carta, la tattica dovrebbe favorire l’Italia, visto il consistente malus difensivo che questa tattica affibbia all’Uruguay. E infatti gli azzurri sfruttano questo inaspettato quanto gradito regalo e, beffa nella beffa, vanno a segnare su SE (Special Event) il gol del vantaggio già all’8’, grazie a uno scatto bruciante di Zanoli (395081430). Il risultato resiste fino alla fine del primo tempo. In apertura di ripresa l’attaccante italiano si ripete portando la nazionale sul 2-0 e facendo sognare i tifosi riversatisi in massa nei Forum per seguire le gesta dei loro beniamini. La partita prosegue senza grossi sussulti fino all’80esimo. Mentre chi vi scrive disquisisce all'interno di un gruppo Whatsapp sulla forza di questa nazionale e sull’ottima gestione della campagna mondiale da parte del CT, ecco arrivare una notifica sul pc: Uruguay-Italia 1-2: panico.

“Ma non era finita?”

“Mancano sei minuti”.

Si suda freddo, la prospettiva di una beffa sembra materializzarsi. Tre minuti dopo, però, ricevo un audio messaggio da un amico di cui non farò il nome (AndreVip (10830420), tié) in cui si sente urlare: “Cordaaaaaaaa, Cordaaaaaaa”. Nel dubbio se si tratti o meno di una richiesta per uno strumento atto a compiere un suicidio, torno sulla schermata della partita e realizzo che l’attaccante di Paracetamolo (1928861) ha appena segnato la rete che consegna all’Italia la seconda medaglia d’oro consecutiva! Corda (381525024)! Proprio lui!

E’ il trionfo, il meritatissimo premio per uno staff, capitanato da un indomito e chirurgico lidi1982, che ha lavorato duro sia in fase di preparazione sia nella gestione delle partite di questo mondiale, a cui vanno i complimenti di tutta la comunità hattrickiana: questa storica impresa resterà tatuata nelle nostre menti. Per sempre.

Paolo Mezzi

(da un'idea di MaxCman, Massimo Cuomo)

2018-04-10 00:38:32, 339 views

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