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[SpotligHT] Serie A, dinastia Vermotti: l’ottava meraviglia

Inguaribili romantici, riponete i vostri sogni nel cassetto. La fame di titoli di scricciolo e della sua creatura non si è ancora spenta.

La serie A sembra non conoscere alternativa alla corazzata di scricciolo, che in poco più di un decennio ne ha riscritto la storia, abbattendo di stagione in stagione ogni tipo di record, grazie a un collettivo capace di rinnovarsi negli anni, senza perdere mai quel killer instinct che in fondo è il suo vero marchio di fabbrica. Quando la stagione entra nel vivo, è lì che i freschi Campioni d’Italia cambiano marcia, diventando una macchina perfetta.

Tutti, nessuno escluso, devono riconoscere la grandezza di un manager e di un club che hanno dominato la scena, non per un periodo circoscritto come è capitato ad altri, ma per un intervallo lungo più di un decennio. Con qualche pausa, certo, altrimenti si parlerebbe di una dittatura, ma lasciando un segno indelebile stagione dopo stagione.

Scricciolo si conferma così tra i migliori manager contemporanei, grazie alle sue idee di gioco, che hanno sempre messo il collettivo davanti al singolo e una capacità fuori dal comune di leggere i momenti della stagione: quest'ultima spesso è stata arma determinante del suo successo. Nessuno come lui ha saputo elevare la statura della squadra e della società portandola costantemente a lottare per il titolo.

Anche in questa stagione, Pruvost e compagni hanno dimostrato come si arriva fino in fondo a un torneo lungo, logorante e ricco di insidie come la serie A. Lo hanno fatto non da assoluti favoriti ma guadagnandosi la palma di migliore formazione, strada facendo, inseguendo un successo dietro l’altro, fino al trionfo dell’ultima giornata, al Maria Carla Neri Paradise, nella tana di Montefreddo City, da sempre avversario ostico, specie tra le mura amiche.

Il ruolino di marcia di Vermotti in questo campionato è davvero impressionante sotto tutti i punti di vista. Squadra quadrata in fase di non possesso, pronta a verticalizzare una volta riconquistato il dominio del pallone. Il dato più incredibile è quello delle reti concesse. Solo 10 i gol incassati in 14 partite, con 8 clean sheet, 4 dei quali, guarda caso, nelle ultime quattro partite di campionato. In altre tre occasioni la squadra ha subito un solo gol.
A partire dal portiere Nikokhin, passando per i vari Ghermandi, Keming, Lukovics e compagnia, scricciolo ha costruito una difesa aggressiva, compatta, imprevedibile e vincente.

Eppure di momenti difficili ce ne sono stati eccome. Il primo stop stagionale arriva dopo sole quattro giornate contro Martiri Oscuri, squadra capace di piegare per 2-1 i grigi (633456694). Ci riuscirà, nel girone di ritorno, anche la matricola terribile Ac Sbidu (633456721) (un grande applauso al campionato dei rossoneri). Ma l’impresa di stagione è quella di A.C. Sole e del suo geniale manager wwwwallace77 che, accompagnato da uno straordinario momento di forma, riescono a violare la QuiCeJoco Arena, portandosi in quel frangente a un solo punto di distanza dalla capolista (633456706).
Ma proprio nel momento più delicato della stagione, nel ritorno contro i lanciatissimi rivali, alla Sun Siro Arena, ‘Veleno’ Chapman e soci tirano fuori dal cilindro la partita perfetta e con una rete di Tovmasyan all'40° del secondo tempo, strappano tre punti ed una vittoria fondamentali (633456713) nell'economia del campionato.

Un saluto che non sa di addio, ma di arrivederci, va poi a chi ha abbandonato la nave da poco.
Magico Empoli, The Perfect Storm e Montefreddo City (conquistatatore del Double Scudetto-Coppa Italia appena due stagioni or sono) sono società solide e dirette da manager brillanti che sapranno riguadagnarsi in breve tempo gli onori della cronaca, seppur il cammino per risalire sia sempre irto di insidie.

Per Vermotti si tratta dell’ottava meraviglia che è oramai un contenitore di immagini, storie e partite leggendarie che fanno parte dell’immaginario collettivo. Gli eroi di lungo corso, come Sopaj, Tulić, Christensen e Vizziello sono icone nella storia vincente di questa squadra e della sua filosofia. Tramite i loro occhi, come una lente d’ingrandimento, le diaboliche imprese di Vermotti tornano a brillare di luce propria per illuminare il cammino di chi seguirà le loro indelebili tracce. Ciascuno di essi ha segnato un’epoca sportiva e indicato la via per altri che dopo di loro hanno deciso di raccoglierne il testimone.
E così tornano alla memoria momenti incredibili, come il gol vittoria di Cordes Gartenbrock, che decise all’ultima giornata, la sfida scudetto contro l’Orda Balorda di zagor (528640804), o le reti di Lucio Vizziello, l’attaccante cannibale della Generacion Dorada, capace di vincere quattro scudetti in fila. L’atmosfera magica e assieme romantica di uno stadio intero che si alza in piedi per applaudire le 200 gare in maglia Vermotti di Giacomo Ambrosino (festeggiate con una splendida doppietta nel pareggio per 3-3 contro Martiri Oscuri FC)(528640754).

Le cronache di quei trionfi ci arrivano quasi come fossero fotografie di un'epoca lontana ma ancora vividissima e contribuiscono ad alimentare il mito di questo club che non ha intenzione di fermarsi, proprio adesso, che la caccia alla “Decima” è ufficialmente aperta. Le candidature, per scalzare dal trono la creatura di scricciolo nella prossima stagione di Serie A, sono ufficialmente aperte. Ma l’ambizione delle avversarie dovrà ancora una volta misurarsi con la resilienza di un gruppo che ha dimostrato negli anni di possedere elevati dosi di forza e cinismo. Sarà l’inizio di una nuova alba o l'ennesimo trionfo di una Dinastia?

2019-03-11 17:38:42, 1145 views

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