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[SpotligHT] U20: di nuovo eliminati, resta solo il replay

L'U20, nonostante l'esperta guida di Marteam2004, esce di nuovo prematuramente. Questa volta è la seconda fase ad essere fatale. I fasti del passato sono lontani, anche se sembra più il caso a condannare gli azzurrini. Fato o no, servirà ripartire. Per l'ennesima volta

Il replay.

Meccanismo infernale che permette di rigiocare virtualmente la partita, senza intaccarne il risultato. Giusto per valutare come sarebbe potuta andare a finire. Giusto per cercare di giustificare la nostra delusione e la nostra rabbia per una partita storta.

Non l'ho mai usato, non ho mai avuto voglia di pagare i crediti richiesti. Che io sia tirchio, svogliato o semplicemente poco interessato a questo servizio è secondario. Oggi però ho avuto modo di analizzarne meglio il funzionamento e verificarne l'efficacia come panacea contro le delusioni.

I criceti hanno deciso di concedere di default la possibilità di usufruire di questo servizio gratuitamente per le partite della nostra nazionale e ho deciso di approfittarne per ciò che riguarda la nostra U20.

Gli amati azzurrini non sono riusciti a tornare ai fasti antichi. Di nuovo. Ancora una volta l'uscita è stata prematura e lascia l'amaro in bocca. Ancora una volta resta il rammarico perchè potevamo fare di più, e soprattutto perché l'avremmo meritato. La fortuna, il tanto acclamato random, non ci ha favorito. Già dalla gara inaugurale contro la Giordania (622006321) i segnali sono stati cupi, con i mediorientali in grado di strapparci un punto giocando un CA senza centrocampo. Il replay conferma le sensazioni: su 20 simulazioni ben 14 sarebbero state vittorie azzurre. Ma poco importa, il risultato ufficiale recita beffardamente 2-2. La prima giornata è comunque poco significativa, con il pareggio tra Maldive e Ungheria tutti i team sono appaiati a quota 1 punto, e niente è perduto.

La gara contro i magiari diventa cruciale, essenziale vincere, essenziale non perdere terreno. E ce la facciamo (622006324): un 2-1 contro un CA un po' più bello di quello giordano, 3 punti meritati (vinciamo 11 simulazioni su 20), che caccia giù un po' di amaro in bocca e manda a dormire qualche fantasma. L'Ungheria è domata.

Ma gli incubi tornano, rappresentati dagli uomini nativi di uno tra gli arcipelaghi più famosi e festaioli del globo. Un paradiso terrestre trasformatosi in inferno. Per la terza volta di fila entra in scena un CA, ma stavolta lo giochiamo e non lo subiamo. Ed è anche un bel contropiede, con poco centrocampo ma con difesa rocciosa e attacco discreto. Ci basterebbe un punto per avere la certezza matematica di passare il turno. Il simulatore parla di 4 possibili sconfitte azzurre su 20. Ben 16 risultati buoni su 20, la statistica è dalla nostra. Ma il fato è beffardo, il difensore centrale Aayaa insacca il goal del definitivo 1-2, e siamo fuori (622006326). Le Maldive ci sbattono in faccia la realtà dei fatti: non siamo più da tempo un top team. Siamo fuori, eliminati. Passano Maldive e Ungheria. Ma ci resta una piccola consolazione: il replay conferma che avremmo meritato il passaggio del turno. Che le colpe non sono solo nostre, ma c'è qualcuno verso cui puntare il dito: il destino o il random. La terza fase del Mondiale U20 resta un miraggio, da provare nuovamente a inseguire alla prossima edizione.

Ma... Come sarebbe avere un replay anche nella vita reale? Poter simulare una situazione per 10, 20, 100 volte, per poter vedere come sarebbe potuta andare. Per superare il detto secondo cui con i se e con i ma non si fa la storia. Ripetere un esame universitario, un appuntamento con una ragazza, un progetto di lavoro. E vedere quante volte si sarebbe concluso con esito positivo o negativo. Gustoso, intrigante, interessante. Ma nonostante ciò odierei un sistema simile. Più semplice, forse. Ma utile solo a chi ama piangersi addosso, rimuginare sul passato e sugli errori compiuti. Non è fatto per chi ama mettersi in gioco e cercare nuove sfide, questi ultimi guardano all'oggi e al domani. Non dimenticano certo ciò che è stato, ma non ne sono succubi. E noi dobbiamo agire così, la nostra U20 deve incarnare questo atteggiamento, dobbiamo guardare al presente e al futuro, costruire oggi le basi per domani.

Per tornare là in alto, dove meritiamo di stare.


Fabio Ferrero

2018-07-30 00:39:00, 160 views

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