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Storia di un bomber, di una bandiera, di un simbolo.

Pinco Pallino con il suo marchio di fabbrica sulla destra a portare in vantaggio la squadra davanti ai propri tifosi! Brillante, rapido zigzag e portiere subito KO! Inevitabile!".

Questa frase della cronaca l’ho scritta io qualche anno fa.
C’era bisogno di svecchiare le frasi, ferme ormai da anni e lo staff italiano mi chiese di mettere a disposizione la mia fantasia. Colpa loro quindi se avete giocatori che fanno le fusa piuttosto che arbitri colpiti da rinvii o azioni “sartoriali”.
Cosa c’entra? C'entra, ma il perché lo vedremo poi.

Era il 02-05-2010, la seconda giornata della stagione 42, un giorno che è di fatto entrato nella storia della mia vita Hattrickiana. Ricordo che ero a vedere “Il sergente nella neve”, spettacolo bellissimo di Marco Paolini, a L’Aquila.
Ricordo anche che scadeva l’asta per un attaccante verso l’esterno fortissimo, ex U20 polacco. Non ricordo più le sue skill, ricordo solo che rilanciavo come un ladro con lo smartphone (uno dei primi) sotto la sedia per non farmi vedere.
E mentre i nostri soldati tornavano dalla Russia, io spesi la ragguardevole cifra di 6.040.000€ per fare arrivare il giocatore della vita.

Parliamoci chiaro, non si trattava di un giocatore monstre, non sulla carta. Ho preso pernacchie da tutti all’inizio. Ma grazie al cielo questo non è solo un gioco di skill.
anzi, non lo è affatto.
Sapete qual è la differenza fra un grandissimo giocatore e una Leggenda?
Fondamentalmente è il trovarsi al posto giusto, al momento giusto.
Non basta essere in grado di segnare un canestro decisivo. Devi avere la chance di tirare il canestro del sorpasso, all’ultimo secondo, in una finale NBA. Così nascono le Leggende.

Bernard ha avuto questa fortuna. In modi e maniere che non potevo immaginare nemmeno lontanamente.
A partire dal suo soprannome “TheSixM€ Man” che letteralmente mandò in crash il gioco (davvero, se vedete nei momenti di gloria del giocatore è segnato il vecchio soprannome, adesso invece è 'The SixME Man'... oh, mandava in vacca il gioco, me l’hanno cambiato d’ufficio).
Segnali di qualcosa di speciale che sta nascendo...

Essere Leggenda significa andare oltre i numeri, e i numeri di Bernard sono tanta roba.
E’ stato capocannoniere in 4 campionati, dalla VI alla IV, ha segnato oltre 300 gol ufficiali di cui 202 con la mia squadra… tanta roba.
Ma il nostro polacco capellone ha incarnato prima di tutto lo spirito del gioco, del mio gioco.
Essendo un giocatore totale!

Ha giocato ala difensiva segnando un gol su SE (288123860)
Ha letteralmente trascinato la squadra all’11° turno di Coppa Italia nella stagione 46, una squadra assolutamente ridicola, con 16 gol segnati nella competizione (vicecapocannoniere), di cui uno nella partita persa contro Kursaal (all’epoca in testa alla serie A).
Ha segnato un gol da DIFENSORE CENTRALE VERSO LA FASCIA all’ottavo turno di coppa. Una partita totalmente EPICA giocata in CA e vinta 6-0!
Sì perché Bernard era anche formidabile in difesa. (393590785)

Già questo basterebbe. Ma è solo l'inizio.
Stagione 50.
Per me era di transizione.
Mi trovavo in III serie, come sempre con stipendi bassissimi e valutazioni risibili. Nella mia serie c’erano squadre come Squarta Praga (3 coppe Italia e 2 campionati di serie A), l’obiettivo era allenare e semmai provare la stagione dopo.

Bernard allora aveva 32 anni, in squadra c’erano due nuovi attaccanti, Pep Matemales e Kornrad Deelwiche. Entrambi avevano skill superiori, entrambi facevano registrare più stelline. Entrambi davano maggiori contributi in termini di valutazioni.
Ma nessuno dei due era BR7.
Nessuno dei due poteva fare quel che ancora, a 32 anni, Bernard poteva.

Ne fa 3 alla prima di coppa, per dare un segnale. Altri 2 alla seconda, magari non arrivasse il messaggio. 1 alla terza, 2 alla quinta, 1 alla sesta, 1 alla settima e poi ancora e ancora, non si ferma più.
Segna il gol dell’1-1 giocando TERZINO ai quarti di finale di Coppa Italia! (409710182)

Mi piacerebbe dire che grazie ad altri suoi gol, abbiamo superato la semifinale e poi vinto la coppa.
Non è così. l’avventura della squadra si conclude all’82’ con il gol del 1-0 che ci ha rimandato a casa.
Bernard chiude però ancora una volta nella top ten di Coppa Italia, al 3 posto.
A 32 anni è ancora lì, bomber assoluto (e già che c’era, ne fa pure 9 in campionato).

A questo punto la favola di Bernard potrebbe chiudersi qui e sarebbe già bellissima.

La squadra, dopo la stagione 50 non ha molto da chiedergli.
Un giocatore normale (con un manager normale), si sarebbe fermato.
Bernard ha ancora la forza per segnarne 7 nel campionato 51 e 5 nella stagione 53, a 36 anni… in IV serie.

Il tempo passa per tutti e Bernard non sarà più il protagonista dell’ultimo grande traguardo della squadra, la promozione in Serie B.
Ma ha ancora qualcosa da fare…

A 40 anni, scende in campo contro la squadra dei dopolavoristi. Ogni partita per lui rischia di essere una condanna a vita, un solo infortunio e via, carriera finita.
Ma Bernard è un simbolo, non è un giocatore, è il simbolo che in Hattrick i sogni esistono.
Va in campo con 299 gol segnati in carriera, 199 gol segnati con la maglia di Frattaglia FC. Va in campo da capitano, va in campo da bandiera.
E ne fa 3.
(498791620).

Per la ventiquattresima volta in carriera, Bernard Rzepski fa Hattrick.
E supera i 300 gol in carriera.

Ecco di cosa sono fatte le Leggende.

Ma non è ancora finita.
Perché Bernard Rzepski è l’unica costante anche quando la squadra è in rifondazione, anche quando ormai sono anni che non si compete, lui c'è.
Il nostro primo allenatore Eccellente, per creare la nuova generazione di Frattaglia FC.

E oggi, alla soglia dei 50 anni, Bernard va nelle vecchie glorie.
E ci va il giorno in cui la squadra compie 10 anni.

E non poteva essere altrimenti.

Tante volte ho detto di quanto possa essere romantico l’attaccamento che abbiamo per questo gioco. BR7, l’uomo dai sei milioni di euro, rappresenta tutto questo.
Nel corso degli anni è stato argomento di discussione con gli amici ai raduni, figura quasi mitologica, un pentaskill totalmente illogico, un aborto di giocatore per tutti quelli “che sanno giocare”...
Una Leggenda.

Ma cosa c’entra la frase di cronaca dell’inizio? chiederanno i più attenti di voi… non è nemmeno particolarmente bella, vuoi mettere quella del sombrero e l’attaccante nato con la camicia?
Già… ma questa vale di più...

Brillante,

Rapido
Zigzag
E
Portiere
Subito
KO!
Inevitabile!

Ciao Leggenda!



Nota degli Editors: volete dire la vostra? Raccontare una vostra storia? Ne discutiamo nel forum Italia qui: (17128116.1)

2017-09-05 19:23:18, 592 views

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